03/04/2008, 00.00
LIBANO
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Vescovi maroniti: tutti i libanesi sostengano l’iniziativa della Lega araba

di Youssef Hourani
In un documento i presuli lanciano un nuovo allarme sulla necessità dell’unità per superare la crisi politica ed economica. Denunciate confische di proprietà di cristiani nel nord e nella Bekaa. Mons. Matar spera di riuscire a riunire nelle prossime 48 ore tutte le componenti cristiane.
Beirut (AsiaNews) – Fortemente preoccupati dalla interminabile crisi politica, che sta anche facendo degenerare la situazione economica, i vescovi maroniti lanciano un nuovo forte invito alla ricerca del bene comune, rinnovano il loro sostegno all’iniziativa di mediazione della Lega araba, ammoniscono contro i perduranti danni dell’emigrazione soprattutto giovanile, e denunciano le confische di tereni e di pozzi di cristiani, che “alcuni gruppi” stanno compiendo nella Bekaa e nel nord del Paese.
 
E’ quanto si legge nel comunicato finale emesso dai vescovi al termine della loro riunione mensile, tenutasi a Bkerke, sotto la presidenza del patriarca, il cardinale Nassrallah Sfeir.
 
Uno spiraglio, nella gravità della situazione, è offerto dall'arcivescovo maronita di Beirut, mons Paul Matar, che sta guidando un tentativo di dialogo tra le parti cristiani ed il patriarcato maronita. Pur consapevole delle difficolta che continuano ad impedire il buon andamento dell'iniziativa, egli ha espresso un cauto ottimismo ed ha rivelato ad AsiaNews la possibilità di una riunione nelle prossime 48 ore, indicando il forte desiderio manifestato da tutte le componenti cristiane di riunirsi per studiare ed esaminare lo stato della "Nostra Casa".
 
La “anormalità” dell’assenza del Libano dal vertice della Lega araba è il punto di partenza del documento dei vescovi, che ne evidenzia il collegamento con la crisi che impedisce al Paese di avere, da novembre, un capo dello Stato. A tale proposito, i vescovi evidenziano che il vertice di Damasco “ha insistito sull’impegno al rispetto dell’iniziativa araba per la soluzione della crisi libanese” e “chiedono a tutte le parti, all’interno ed all’estero, di cooperare per il successo di tale iniziativa”. “Le difficili circostanza che sta attraversando il Paese – si legge ancora nel documento – impongono a tutti i libanesi di cooperare per trovare una uscita dalla crisi, alla quale bisogna far fronte con sangue freddo”.
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