04/11/2016, 10.58
INDONESIA - VATICANO
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Vescovo di Bandung: Papa in Svezia, non per “festeggiare” la Riforma ma per attuare lo spirito ecumenico

di Mathias Hariyadi

Mons. Antonius Bunjamin Subianto, segretario generale della Conferenza episcopale indonesiana (Kwi), commenta il viaggio di papa Francesco in Svezia: “Abbiamo tutti il dovere di mostrare il ‘volto’ misericordioso di Dio”.

Jakarta (AsiaNews) – La presenza di Francesco a Lund e Malmö “non deve essere considerata come un suo sostegno al ‘festeggiamento’ della Riforma, ma come un mettere in pratica lo spirito ecumenico”. È la riflessione di mons. Antonius Bunjamin Subianto, segretario generale della Conferenza episcopale indonesiana (Kwi), a pochi giorni dalla visita in Svezia di papa Francesco, che ha partecipato alla commemorazione per i 500 anni della Riforma luterana.

Secondo il vescovo di Bandung (West Java), “le azioni compiute dal Papa in Svezia non sono soltanto di facciata, ma sono state fatte con la reale intenzione di unire tutti i discepoli di Cristo”. Infatti, “cattolici e protestanti hanno il dovere di mostrare il ‘volto’ misericordioso di Dio, creando sentieri per cui il mondo sappia che Dio stesso è diventato carne per salvare tutti”.

Mons. Subianto conferma quello che pochi giorni fa Henriette Hutabarat-Lebang, presidente del Sinodo indonesiano delle Chiese protestanti (Pgi), ha detto ad AsiaNews: “In Indonesia da decenni la Kwi e il Pgi condividono molto della loro opera, hanno buone relazioni e team di lavoro misti. La Kwi invita sempre i rappresentanti protestanti al suo incontro annuale, invitandoli ad intervenire”.

Al livello base di ciascuna diocesi, prosegue il vescovo, “cattolici e protestanti collaborano spesso in diversi campi e secondo le necessità di ogni comunità. I sacerdoti cattolici e i pastori protestanti sono in buoni rapporti, nonostante alcuni incidenti compiuti da persone cattive da entrambe le parti, che si oppongono all’ecumenismo”.

La mia speranza, conclude mons. Subianto, “è che tutti coloro che credono in Cristo – le comunità cristiane, sia cattoliche che protestanti – mettano in pratica la propria fede in azioni reali di misericordia e di umiltà”. In questo modo “entrambe le parti diventeranno agenti di sviluppo per l’Indonesia e renderanno il Paese più prospero, la società più civile e i diritti umani rispettati”.  

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