10/09/2015, 00.00
VIETNAM
Invia ad un amico

Vietnam, borse di studio e corsi gratis ai ragazzi poveri dalla Chiesa di Saigon

di Thanh Thuy
Da diversi anni i cattolici del Vietnam organizzano scuole, corsi di recupero e fondi per sostenere coloro che non possono permettersi un’educazione statale. La scuola di Lớp Học Tình Thương ospiterà quest’anno 31 ragazzi dai 6 ai 15 anni. La Caritas, le diocesi e le parrocchie donano ogni anno soldi, biciclette e sedie a rotelle per i bambini disabili.

Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Donare un’istruzione a bambini e ragazzi che non possono permettersi di accedere alla strutture statali. È questo lo scopo della scuola Lớp Học Tình Thương, fondata nella chiesa cattedrale della diocesi Hải Phòng, a Ho Chi Minh City, che anche quest’anno ha aperto i battenti il 5 settembre per il nuovo anno scolastico.

Grazie alla collaborazione p. Joseph Nguyễn Văn Thông, il parroco, e della scuola primaria Đinh Tiên Hoàng, per l’anno accademico è stata aperta una classe per 31 bambini, dai 6 ai 15 anni. Il primo giorno di scuola si è svolto in un’atmosfera festosa per genitori e ragazzi, alla presenza di p. J.B. Vũ Văn Kiện, direttore della Caritas diocesana, di Đinh Tiên Hoàng, insegnante della scuola primaria di Nguyễn Huệ, e di alcuni rappresentanti del governo locale di Hồng Bàng.

P. J.B. Vũ Văn Kiện ha voluto donare un regalo a ciascun ragazzo, come incoraggiamento all’impegno scolastico. Il sacerdote ha detto ad AsiaNews: “Tutto quello che possiamo dire lo abbiamo imparato dalla Lettera pastorale dei vescovi vietnamiti del 1980, dal messaggio di Benedetto XVI del 2009 e dagli insegnamenti di papa Francesco, che hanno marcato le pietre miliari della direzione pastorale della Chiesa del Vietnam. Noi cattolici vietnamiti – continua p. Kiện – serviamo i poveri, aiutando i bambini sfortunati e svantaggiati, contribuendo al settore educativo della società”.

Dal 1987 la Chiesa vietnamita ha aiutato milioni di ragazzi ad andare a scuola, prevenendo così analfabetismo e micro criminalità. Suor Loan, delle Amanti della Santa Croce di Chợ Quán, racconta ad AsiaNews: “L’anno scorso molte diocesi, congregazioni, parrocchie hanno dato un contributo al sistema educativo nazionale. I bambini poveri sono ignorati dalla società. Il governo – continua la suora – ci ha permesso di lavorare con gli asili, di organizzare classi gratuite, corsi di letteratura e di operare con gruppi selezionati di bambini che vivono circostanze particolari e difficili. Tutte queste opere hanno avuto successo”.

Secondo i dati di alcuni cattolici che lavorano nel sociale, “negli anni passati la diocesi Đà Nẵng ha contribuito al Fondo di promozione educativa della Chiesa per un miliardo di đồng (circa 40mila euro); la parrocchia di Phi  Lộc, nella provincia di Nghệ An, ha donato 50 biciclette ai ragazzi poveri per permettere loro di recarsi a scuola; la cattedrale dell’arcidiocesi di Hà Nội ha regalato 500 sedie a rotelle per bambini disabili; alcune parrocchie di Hậu Giang (sul delta del Mekong) hanno erogato 1050 borse di studio (dai 15 ai 25 dollari) e molti regali ai bambini delle elementari”.

In vista dell’anno accademico 2015-2016, la Caritas di Sài Gòn ha sostenuto circa 6mila studenti provenienti da altre provincie per permettere loro di recarsi a Ho Chi Minh City per sostenere gli esami di ammissione ai college universitari.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
“Monumenti di misericordia” a Guwahati: borse di studio per gli studenti meritevoli
21/04/2016 11:50
Oppresse in patria, ragazze afghane studiano in Asia centrale
02/02/2023 08:55
Afghanistan, i talebani ‘possono partecipare’ alle elezioni presidenziali
26/07/2019 09:01
Pace in Afghanistan ‘lontana’: bambino usato come kamikaze a un matrimonio
13/07/2019 09:00
Afghanistan, segnali di crisi sulla ‘road map per la pace’
10/07/2019 14:21


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”