05/04/2022, 08.58
ASIA TODAY
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Vietnam: autorizzati in carcere 17 testi religiosi, Bibbia inclusa

Le altre notizie del giorno: rimane in lockdown Shanghai. Torna a parlare Sonia Gandhi, presidente del Congress indiano. La Lega araba si offre di mediare tra russi e ucraini. Crescono critiche alla guerra di Putin. Armeni e azeri riprendono i colloqui di pace.

 

VIETNAM

Le autorità vietnamite hanno autorizzato la distribuzione di 17 testi religiosi nelle carceri del Paese, inclusa la Bibbia. Secondo attivisti ed ex detenuti si tratta di una mossa propagandistica, dato che  con ogni probabilità i prigionieri non potranno professare in modo libero la propria fede.

CINA

Le autorità di Shanghai hanno esteso il lockdown per la pandemia da Covid-19. Oggi dovevano essere rimosse le restrizioni nella parte orientale della megalopoli, mantenute dopo che test di massa hanno fatto registrare un’impennata dei contagi (più di 13mila).

TAIWAN

Il reddito medio disponibile degli abitanti della provincia cinese del Fujian (5.850 dollari), una delle più ricche della Cina, è meno della metà di quello dei residenti a Taiwan (circa 13mila dollari). Il dato emerge da uno studio del Fujian Development Research Center.

INDIA

Dopo la recente disfatta del suo partito nelle elezioni statali, torna a parlare Sonia Gandhi. La presidente del Congress ha rinnovato la richiesta di unità all’interno della formazione davanti alle politiche divisive del governo Modi, attaccato anche per non essere riuscito a calmierare i prezzi energetici.

MEDIO ORIENTE

I Paesi della Lega araba si sono detti pronti a mediare per mettere fine alla guerra russo-ucraina. Lo ha dichiarato ieri il ministro egiziano degli Esteri Sameh Shoukry al termine di una visita a Mosca. Oggi Shoukry incontrerà i rappresentanti ucraini a Varsavia.

RUSSIA-UCRAINA

Il direttore operativo del settore informatico di Gazprom Bank, Ruslan Dostovalov, si è dimesso da ogni incarico a causa del conflitto in Ucraina. Egli ha scritto a tutti i colleghi una lettera di commiato in cui afferma che “la coscienza non mi permette di continuare a lavorare in questo istituto. Nonostante tutti privilegi di cui ho goduto finora, preferisco rimanere disoccupato”.

ARMENIA-AZERBAIGIAN

Dopo le tensioni di questi giorni, Armenia e Azerbaigian hanno deciso di riprendere le trattative di pace, rimaste agli accordi di fine 2020. Un incontro tra i leader dei due Paesi avrà luogo il 6 aprile a Bruxelles , con la mediazione di Charles Michel, presidente del Consiglio europeo. Se vi saranno risultati, seguiranno incontri a Mosca, come auspicato dagli armeni.

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