24/09/2007, 00.00
YEMEN
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A Sana, controlli su sermoni e scuole per contrastare i fondamentalisti

Dall’inizio dell’anno una serie di provvedimenti mirano a contrastare gli insegnamenti radicali. Chiusi 4.500 istituti e centri religiosi non autorizzati, eliminati anche alcuni libri di testo.
Sana (AsiaNews) – Chiusura di scuole e centri religiosi non autorizzati, controllo sui sermoni degli imam radicali, divieto di celebrare alcune feste, limitazione degli orari di apertura delle moschee. Accade nello Yemen, nel quadro dell’azione che il governo sta conducendo per contrastare l’attività dei gruppi estremistici islamici.
 
Nel fare un quadro dell’azione che il governo yemenita sta conducendo dall’inizio dell’anno,  lo Yemen Times rileva che sotto tiro sono alcuni gruppuscoli sciiti, con affiliazioni politiche come al-Haq, chiusi perché non avevano i requisiti di legge.
 
Le tensioni sono ripresa a gennaio, in seguito all’azione governativa contro il movimento armato al-Houthi, legato al Twelver Shi'ism, una storica variante messianica dello sciismo, che segue l’insegnamento di Hussein Badr Eddine al-Houthi, un religioso ucciso nel giugno del 2004 a Saada, nel corso di una rivolta.
 
Alle proteste degli seguaci del movimento, il governo ha opposto che le motivazioni dei divieti sono di origine politica e non religiosa.
 
In questo periodo sono stati chiusi 4.500 scuole e centri religiosi non autorizzati, nei confronti dei quali le autorità hanno manifestato la preoccupazione che dessero insegnamenti divergenti dai programmi educativi e promuovessero invece ideologie estremistiche. Il governo ha proibito a scuole private o pubbliche di prevedere programmi al di fuori di quelli ufficialmente approvati. Alcuni libri che sostenevano principi fondamentalisti sono stati proibiti.
 
Il controllo governativo mira soprattutto a quegli imam che con i loro sermoni incitano alla violenza o che comunque fanno affermazioni considerate pericolose per la sicurezza pubblica. Le organizzazioni private islamiche possono invece mantenere i loro rapporti con le associazioni internazionali musulmane, anche se, sporadicamente, le autorità effettuano dei controlli.
 
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