27/12/2004, 00.00
ASIA
Invia ad un amico

Un intero continente prostrato da terremoto e tsunami (scheda)

Le cifre e i fatti paese per paese

Roma (AsiaNews) - Cresce di ora in ora il numero delle vittime del maremoto che ieri ha seminato morte e distruzione in tutta l'Asia meridionale. Le ultime cifre parlano di oltre 15 mila morti nei 9 paesi colpiti dal sisma e dal seguente tsunami (maremoto), arrivato a toccare anche le coste dell'Africa orientale.

 

SRI LANKA

Il governo ha dichiarato lo stato di disastro nazionale e ha dispiegato 25 mila soldati per fronteggiare l'emergenza creata dallo tsunami più devastante nella storia dello Sri Lanka. Le vittime sono oltre 6 mila; Colombo ha chiesto anche l'aiuto della comunità internazionale per distribuire medicine e aiuti umanitari agli sfollati delle zone più remote. Le aree più colpite sono quelle sud orientali. Le linee telefoniche sono fuori uso e testimoni locali parlano di ristoranti, bar e hotel interamente crollati in seguito all'inondazione. A Matara, sud del paese, 200 detenuti di un carcere di alta sicurezza, hanno approfittato del caos seguito al disastro per evadere. La polizia di Matara ha riferito che al momento del maremoto centinaia di persone si trovavano alla fiera domenicale del paese; di loro non si ha notizia.

 

INDONESIA

Dopo lo Sri Lanka è il paese con maggio numero di vittime: le ultime cifre parlano di  4.448 morti e un milione di sfollati tra locali e turisti. La zona più colpita è l'isola di Sumatra, nella provincia orientale di Aceh, molto vicina all'epicentro del maremoto nell'oceano indiano. Qui, le onde hanno raggiunto i 10 metri di altezza, distrutto interi villaggi e la cupola della moschea principale di Sigli. L'impossibilità per la stampa di accedere alla zona di Aceh, da tempo teatro del conflitto tra le forze governative e i ribelli Tamil, rende difficile reperire notizie più dettagliate.

 

INDIA

Lo tsunami ha raggiunto anche l'India meridionale uccidendo 2.284 persone. Lo stato più colpito è quello sudorientale del Tamil Nadu, dove le vittime registrate sono 800. Gli ospedali nella capitale dello stato, Chennai, sono sovraffollati di cadaveri e feriti. Tra le vittime una scolaresca che giocava a cricket sulla spiaggia, alcuni fedeli in una chiesa sul lungomare della città e numeroso pescatori. La polizia locale ha riferito che tra la gente c'è un clima di panico: "in molti lasciano la città e si dirigono verso l'interno". In Andhra Pradesh i morti sono 40 e centinaia i dispersi. Tra di essi 400 pescatori e 200 indù, recatisi in spiaggia per il bagno rituale del mattino in periodo di plenilunio.

 

THAILANDIA

Il maremoto ha colpito all'apice della stagione turistica in Thailandia. Le vittime per ora sono 837. Il governo ha ordinato l'evacuazione delle spiagge della popolare isola di Phuket, a sudovest del paese, e inviato numerosi elicotteri per i soccorsi. La zona è frequentata soprattutto da turisti, che praticano immersioni subacquee. Finora i soccorritori hanno estratto i corpi di 70 sub thailandesi e stranieri.

 

MALAYSIA

Hanno superato 50 le vittime del maremoto in Malaysia. Le zone più colpite sono le isole nord occidentali di Penang e Langkawi, mete turistiche di lusso. Qui le onde hanno sommerso povere barche e yacht privati, devastato alberghi come lo Sheraton di Langkawi e il Beach Resort di Pelangi. Nello stato del Kelantan, l'ospedale principale è stato evacuato dopo alcune scosse e i 600 pazienti sono rientrati solo dopo il termine degli accertamenti dei danni subiti dall'edificio.

 

MALDIVE

Le Maldive hanno dichiarato lo stato di emergenza dopo che l'acqua ha sommerso i 2 terzi della capitale, Malè, e ucciso 32 persone. I mezzi di comunicazione sono fuori uso, ma l'aeroporto di Malè è stato riaperto stamane. Nell'arcipelago questo è periodo d'alta stagione per il turismo. L'isola di Malè è a solo un metro sopra il livello del mare e fenomeni della portata di quest'ultimo tsunami rischiano di sommergerla completamente.

 

MYANMAR

In Myanmar sono morte 12 persone in seguito al crollo di un ponte a Kawthaun, nell'estremo sud del paese, causato dal maremoto di ieri. Lo hanno riferito rappresentanti dell'industria della pesca; la fonte, in condizione di anonimato, ha aggiunto che non si sa nulla della sorte dei pescatori che si trovavano in mare al momento della tragedia. In Myanmar, la giunta militare al governo tende a non dare notizia delle cifre di simili disastri. I media di stato hanno solo avvertito la popolazione di rimanere in allerta prendendo misure di precauzione come non fermarsi sotto edifici alti.

 

SOMALIA

Il maremoto è arrivato anche sulle coste somale e ha ucciso 9 persone.

 

BANGLADESH

Forti scosse si sono registrate anche in Bangladesh dove sono morte 2 persone, tra le quali un bambino di 4 anni. La famiglia di Atiq stava viaggiando su un peschereccio da Kuakata a Fatrarcha. I soccorritori stanno cercando il fratello del bambino, anche lui caduto in mare.

 

Per il Geological Survey statunitense il sisma è stato del 9° grado della scala Richter. Si tratta del quarto maggior sisma, per intensità dal 1900 ad oggi.

Uno tsunami è un'onda anomala causata da un improvviso spostamento verticale della crosta terrestre sotto o vicino l'oceano. Il fenomeno provoca onde della velocità di oltre 800 km orari e di decine di metri di altezza. (MA)

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Funzionario Onu: fino a 200 mila i morti dello tsunami
11/01/2005
Tsunami: a Jakarta l'Onu chiede quasi 1 miliardo di dollari
06/01/2005
Tsunami: l'Europa si ferma per 3 minuti
05/01/2005
Tamil Nadu, la fede è la speranza in questa tragedia
05/01/2005
Sacerdote del Tamil Nadu: "Nessuna idea sul numero dei morti"
29/12/2004


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”