In programma oggi una cerimonia nel Kurdistan iracheno che segna l’addio alle armi del movimento combattente. Nei giorni scorsi lo stesso leader Öcalan ha esaltato “politica e pace sociale”, oltre a separare la propria sorte personale del processo in atto. Intanto prosegue il giro di vite sul principale partito anti-Erdogan, in pochi mesi oltre 500 persone in prigione.
A Gurugram, Radhika Yadav, 25 anni, è stata assassinata dal padre con cinque colpi di pistola. L’uomo ha confessato, dicendo che i compaesani lo deridevano per il fatto di vivere mantenuto dalla figlia, tennista di talento che gestiva una propria accademia. Una tragedia che riaccende i riflettori sui delitti d’onore in India.
Nella recente visita a Istanbul il premier armeno Pašinyan avrebbe di fatto concesso il via libera alla "via turanica" che era uno dei principali obiettivi dell'Azerbaigian nella guerra. Un incontro diretto con Aliev per finalizzare l'accordo di pace tra Erevan e Baku dovrebbe tenersi a Baku a metà luglio. Una svolta che vedrebbe Erdogan come il vero vincitore nella regione, a fronte dell'indebolimento di Mosca e Teheran nei conflitti globali.
La fondatrice di Religious Freedom Data Center parla di “sviluppo inquietante” negli attacchi dei coloni. “Preoccupante” la “legittimazione” di ministri e polizia. Un’ideologia di supremazia ebraica ha “messo radici”, ma i diritti delle minoranze non sono una “questione marginale”. Il 14 luglio patriarchi e capi delle Chiese di Gerusalemme in visita di “solidarietà” a Taybeh.
In Thailandia il redditizio mercato dei prodotti ricavati dalle noci di cocco fa affidamento sullo sfruttamento di più di 3mila scimmie di una particolare specie a rischio estinzione appositamente addestrate. Una campagna di boicottaggio internazionale contro il maltrattamento di questi animali sta portando i produttori ad adottare nuovi sistemi.
In un filmato diffuso su TikTok incoraggiava il passaggio all’islam in segreto di bambini non musulmani. I giudici hanno dichiarato la pratica contraria alla Costituzione e imposto la cancellazione dei video al controverso leader islamico Firdaus Wong Wai Hung. Il caso si aggiunge ai dibattiti in corso in Malaysia su libertà religiosa, autorità dei genitori e ruolo della fede nelle istituzioni pubbliche.