05/03/2011, 00.00
INDIA
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Abbattute 4 delle 729 croci a Mumbai, ferma condanna del vescovo

di Nirmala Carvalho
Gli uffici del comune hanno demolito le prime 4 delle 729 croci cristiane ritenute abusive, nonostante fosse stato assicurato tempo ai cristiani per dimostrarne la regolarità. Mons. Gracias: “azione ingiusta e illegale”, ne chiediamo la riedificazione. Le scuse del Capo ministro dello Stato.

Mumbai (AsiaNews) – Il Brihanmumbai Municipal Corporation (Bmc) di Mumbai il 3 marzo ha iniziato ad abbattere le 729 croci che vuole demolire per “ristrutturazione edilizia”. Ferma condanna di mons. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, che definisce “ingiusta e illegale” l’azione del comune e preannuncia possibili azioni formali.

Appena 48 ore prima, il governo statale aveva assicurato ai cittadini preoccupati che avrebbe protetto le strutture religiose realizzate prima del 1964. Ma il Bmc ha abbattuto un’edicola religiosa a Hathibaug, Lovelane, Mazgaon (Mumbai). Sono pure state demolite 2 croci a D’Lima Street a Byculla. Gli operai hanno distrutto anche la targa che indicava l’anno di realizzazione: il 1936. Il Bmc ha notificato gli ordini di demolizione per oggi di altre croci ritenute “illegali” in 24 distretti amministrativi della città.

Gli abitanti di Hathi Baug a Byculla protestano che la croce era “legale” e che inoltre aveva “grande significato anche per gli abitanti non cristiani della zona”.

Il Bmc dice che la demolizione rientra in un programma di miglioramento di strutture e infrastrutture, che prevede l’eliminazione di luoghi di culto costruiti dopo il 1964 e ritenuti “illegali”, perché d’intralcio all’ampliamento di strade, miglioramento della viabilità, o costruiti su terreni destinati a servizi pubblici. A seguito delle pacifiche proteste dei cristiani locali, l’ufficio aveva assicurato che non avrebbe demolito strutture precedenti al 1964, ma ha poi subito ripreso nonostante le prove indicate dai cristiani circa l’epoca delle costruzioni.

Ieri pomeriggio i cristiani hanno organizzato un incontro presso Cross Maidan, nella parte sud di Mumbai, con la partecipazione del cardinale Gracias.

Mons. Gracias ha manifestato ad AsiaNews “tristezza e frustrazione”  per “un’azione iniqua contraria alla legge e alla pacifica comunità cristiana. L’ufficio comunale ha agito in modo ingiusto e illegale, specie perché ci aveva assicurato che le croci non sarebbero state demolite. L’altra notte ho visitato il luogo dove la croce sorgeva dal 1936, è stato straziante vedere lo sconforto della nostra gente, anziani e giovani, bambini e famiglie, tutti smarriti davanti alle macerie”. “La croce demolita era sentita come una protezione da tutti loro”. “In primo luogo, il Bmc è stato davvero privo di sensibilità ad attaccare gli avvisi [di demolizione] proprio sulle croci, è una denigrazione del nostro simbolo religioso. Gli avvisi invitavano i proprietari a fornire prova della legalità delle croci [ovvero a provare che erano state edificate prima del 1964] entro 48 ore. Inoltre, nel 2003 tutti i relativi documenti sono stati dati al Bmc e non è colpa dei cristiani se l’ufficio non li ritrova. Queste croci sono state costruite da famiglie e per la gran parte sorgono su proprietà private, ma con gli anni sono finite su suolo ritenuto pubblico per tante ragioni, come la creazione di strade abusive. La Corte Suprema ha indicato come data limite [per la legalità delle costruzioni religiose] il 1964, le croci di Hathibaug, Lovelane, Mazgaon sono state erette nel 1936”.

“Per di più, le croci di Hathibaug, Lovelane, Mazgaon sorgono alla fine della strada e non costituiscono alcun intralcio al traffico. Stiamo valutando se rivolgerci al tribunale, contro l’atto illegale del  Bmc”. Infatti l'ufficio ha giustificato l’iniziativa dicendo che le edicole religiose sarebbero d’intralcio all’ampliamento di strade, al miglioramento della viabilità o costruite su terreni destinati a servizi pubblici.

“La Croce è il simbolo della nostra fede, queste croci sono segno della gratitudine verso Dio per avere protetto la popolazione e una richiesta della sua continua benedizione. Sono anche un importante segno di speranza per tutti e un simbolo che Dio è parte della tradizione culturale e religiosa della grande città di Mumbai. Io sono nato e cresciuto in questa bellissima città e queste croci sono una parte intrinseca di cosa siamo”.

“Il Capo Ministro, che ora è fuori Mumbai, mi ha chiamato e si è scusato per le demolizioni, ha detto che aveva dato istruzioni che le croci non fossero abbattute. Lo incontrerò al suo ritorno e gli chiederò che il Bmc ricostruisca le croci, sullo stesso luogo e di uguali dimensioni. E’ ironico che, mentre il Cm si scusava con me, è giunta notizia della demolizione di un’altra croce a Dadar, e così sono 4”.

“Sono stati anche feriti in modo grave i sentimenti religiosi della comunità, e questo non è accettabile”. Anche i membri della locale sezione del partito nazionalista indù Bharatiya Janata Party (Bjp), considerano illegale l'azione del comuneAshish Shelar, avvocato di Mumbai e consigliere comunale del Bjp, si è impegnato a bloccare il provvedimento ed vitare nuove demolizioni. "Durante la riunione del Comitato permanente - afferma - ho chiesto di fermare la demolizione delle strutture religiose, perché è contraria a una sentenza della Corte suprema". 

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