16/03/2007, 00.00
ASIA
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Alle Filippine il primato della corruzione in Asia

Lo afferma un’indagine del Consiglio sul rischio politico ed economico, secondo cui le Filippine sono il Paese con il più alto grado di corruzione. Seguono da vicino Cina, Indonesia e Vietnam.
Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Il sistema più corrotto dell’intero continente asiatico è quello delle Filippine. Lo afferma un sondaggio condotto dal Consiglio sul rischio politico ed economico (Perc), centro studi con base ad Hong Kong, pubblicato il 13 marzo scorso. Secondo il Consiglio, “le promesse di combattere la corruzione pronunciate e non mantenute dai politici asiatici rendono gli investitori sempre più stanchi”.
 
L’indagine si è svolta intervistando 1.476 uomini d’affari che operano dall’estero ma provenienti da 13 Paesi del continente asiatico. I risultati dicono che Manila “ha la peggiore reputazione fra gli investitori stranieri”, mentre Cina, Indonesia e Vietnam hanno fatto passi avanti nella lotta alla corruzione.
 
Per gli intervistati Hong Kong e Singapore sono invece i Paesi economicamente “più puliti”, ma quest’ultimo “sta peggiorando la propria situazione, perché gli industriali stranieri approfittando della corruzione in Asia cercano un rifugio per i loro guadagni illeciti proprio a Singapore, dove grazie alla nascita di nuove imprese per lo più indonesiane è possibile riciclare il denaro”.
 
Proprio l’Indonesia, insieme alla Thailandia, è al secondo posto nel sondaggio. Il Perc afferma infatti che la campagna del presidente Susilo Bambang Yudhoyono per combattere la corruzione “ha prodotto alcuni risultati positivi, ma sta ancora nuotando contro corrente”.
 
In Thailandia si è aggravata la percezione della corruzione, sebbene ci si aspettasse un miglioramento dopo il golpe di settembre che ha portato al potere la giunta militare, che lo scorso settembre ha spodestato il primo ministro Shinawatr ed ha promesso di combattere i traffici. Nonostante questo, per il Consiglio “non c’è ragione di credere che il suo comportamento sarà in qualche modo più limpido”.
 
Secondo la ricerca la Cina è al settimo posto tra le nazioni più corrotte mentre il Vietnam è al decimo. Questi Paesi “hanno migliorato il loro punteggio, ma questo miglioramento può essere determinato dal fatto che non si è mai parlato apertamente di corruzione”. Infatti, “i media, sia cinesi che vietnamiti, sono controllati dalla censura e le uniche cattive notizie che il governo vuole vedere pubblicate sono quelle ritenute adatte a un pubblico di consumatori”.
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