04/06/2007, 00.00
CAMBOGIA
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Il governa blocca un rapporto contro le attività illegali di Hun Sen

Un documento della Global Witness accusa il primo ministro cambogiano e la sua famiglia di aver abbattuto illegalmente le foreste del Paese. Le reazioni al divieto di pubblicazione non si sono fatte attendere. Secondo il portavoce del governo l’organizzazione vuole solo creare instabilità politica.

Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) – E' stata proibita ieri dal governo cambogiano la diffusione del rapporto della Global Witness, organizzazione londinese per la tutela ambientale, che accusa il primo ministro cambogiano e la sua famiglia di aver abbattuto illegalmente le foreste del Paese. Il ministro dell’informazione Khieu Kanharith, portavoce del governo, ha emesso un comunicato che ne vieta la diffusione e ne ordina la confisca.

La Global Witness sostiene che le legittime concessioni sulle terre sono state usate come copertura per attività criminali e accusa i finanziatori internazionali di  non aver fermato questo traffico. Sotto tiro l’azienda cambogiana Seng Keang, potente associazione guidata da Dy Chouch, cugino di Hun Sen.Le reazioni degli accusati sono subito arrivate. Uno di loro, Ty Sokhun direttore dell’amministrazione forestale, ha descritto la Global Witness come un gruppo di gente folle, non professionale e senza alcuna conoscenza in materia forestale. Khieu Kanharith, dal canto suo, ha detto “Il rapporto lancia accuse contro il primo ministro Hun Sen nel tentativo di provocare instabilità politica nel Paese”.

Il rapporto della Global Witness, “Cambodia’s Family Trees”, è stato divulgato venerdì, poco prima dell’incontro che si svolgerà il 19 e 20 giugno tra i finanziatori internazionali per discutere sui futuri aiuti al Paese. Son Chhay, deputato del partito d’opposizione di Sam Rainsy, dubita che i tentativi di proibire e confiscare il rapporto possano essere reali poiché esso è già disponibile su internet sia in cambogiano che in inglese. Secondo Chhay il governo farebbe meglio a seguire le raccomandazioni del rapporto, fermare la deforestazione e indagare su chi è coinvolto.

Simon Taylor, direttore della Global Witness, ha detto “Le foreste della Cambogia sono state spogliate negli ultimi decenni da questa mafia che ha fatto arrivare più o meno piccoli guadagni alla gente”.

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