29/08/2008, 00.00
RUSSIA – GEORGIA
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Russia isolata; Putin accusa gli Usa di aver preparato il conflitto in Georgia

In un’intervista alla Cnn, il leader russo si scaglia contro i “vantaggi elettorali” degli Stati Uniti, alla base di un loro presunto intervento in Georgia. Fallisce la ricerca di appoggi all’indipendenza delle regioni separatiste da parte di Cina e repubbliche dell’Asia centrale. Tensione montante con Usa e Ue.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) – Il primo ministro russo Vladimir Putin ha accusato gli Stati Uniti di aver fabbricato il conflitto in Georgia per scopi elettorali. Intanto i Paesi dell’Asia centrale e la Cina, con molta cortesia, rifiutano il riconoscimento dell’indipendenza alla Sud Ossezia e all’Abkhazia.

In un’intervista ieri notte alla Cnn, Putin ha affermato che “cittadini statunitensi erano… nell’area del conflitto durante le ostilità”. Egli sospetta che “qualcuno negli Usa” ha creato apposta il conflitto per “produrre un vantaggio” a un candidato delle elezioni presidenziali.

La portavoce di Washington ha risposto con una secca smentita, bollando le dichiarazioni del leader russo come “evidentemente false”. Va detto che in Georgia sono presenti almeno 130 consiglieri militari Usa per addestrare l’esercito georgiano a intervenire in Iraq.

Intanto, è sfumata la speranza di un appoggio all’indipendenza della Sud Ossezia e dell’Abkhazia da parte di 4 repubbliche dell’Asia centrale (Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan) e della Cina radunate a Dushanbe (Tagikistan) per la Shanghai Cooperation Organization (Sco). In una dichiarazione sulla situazione della Georgia, resa pubblica ieri, essi denunciano l’uso della forza [da parte della Georgia? – ndr], ma affermando l’importanza di rispettare l’integrità territoriale  per ogni nazione. Il presidente russo Medvedev aveva chiesto ai membri della Sco di appoggiare insieme alla Russia l’indipendenza delle due regioni separatiste, ma ha ottenuto solo  un sostegno al suo “ruolo attivo nel promuovere la pace”.

I segnali di tensione si accumulano: per la prima volta Bernard Kouchner, ministro francese degli esteri, il cui Paese tiene in questi mesi la presidenza dell’Unione europea, ha ventilato l’ipotesi di “sanzioni” contro la Russia; gli Stati Uniti hanno deciso di mettere in forse la cooperazione con Mosca sulla ricerca scientifica per l’uso civile del nucleare. Da parte russa ieri è stato sperimentato un missile intercontinentale, il Topol RS-12M, capace di mettere in crisi lo scudo spaziale americano. Il test avviene a una settimana dall’accordo fra Usa e Polonia di spiegare su territorio polacco uno scudo anti-missile.

La tensione cresce anche sul Mar Nero dove, secondo Mosca, vi sono troppe navi militari Nato

La Casa Bianca ha anche sbloccato 5,75 milioni di dollari di aiuti alla Georgia per affrontare i problemi di profughi e sfollati, in seguito alla guerra con la Russia. Il parlamento georgiano reclama la rottura delle relazioni diplomatiche con Mosca e per un’inchiesta internazionale sulle azioni disumane compiute dai russi prima e durante la guerra.

Il presidente bielorusso Alexandr Lukashenko, fedele alleato della Russia, ha dichiarato che Mosca “non aveva altra scelta” che riconoscere le due repubbliche separatiste. Forse anche Minks farà altrettanto.

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