15/09/2008, 00.00
LIBANO
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Sfeir: l’esercito sia imparzialmente al servizio di tutti i libanesi

Il patriarca maronita ha incontrato il comandante delle Forze armate, generale Kahwaji. La speranza che il dialogo nazionale convocato dal presidente Suleiman sia occasione per dimenticare le controverse e raggiungano un riavvicinamento tra le diverse fazioni.
Beirut (AsiaNews) – L’esercito nazionale sia “di tutti i libanesi” e “imparzialmente” garantisca “sicurezza e pace a tutti”. E’ l’auspicio espresso dal patriarca maronita Nasrallah Sfeir in occasione della visita che il nuovo comandante dell’esercito, generale Jean Kahwaji ha compiuto ieri alla sede patriarcale di Bkerke. Il card. Sfeir, nell’occasione, ha anche affermato di essere in preghiera per il buon esito del “dialogo nazionale” che avrà inizio questa settimana, su iniziativa del presidente della Repubblica, Michel Suleiman.
 
Il generale Kahwaji (nella foto) si è recato a Bkerke con la moglie e i due figli, in veste, quindi, non ufficiale, per prendere parte alla messa domenicale. E’ durante il rito che il patriarca ha parlato dell’esercito. Esprimendo rammarico per gli scontri che in tempi recenti hanno insanguinato Tripoli, la Valle dela Bekaa e la Montagna libanese, il cardinale ha dunque espresso l’auspicio che l’esercito voglia agire “come l’esercito di tutti i libanesi e garantire sicurezza e pace a tutti i libanesi”.
 
“Noi – ha aggiunto – preghiamo per il successo del dialogo nazionale e speriamo che tutti i libanesi dimentichino le loro controverse e raggiungano un riavvicinamento, poiché questo è l’unico mezzo per riportare al Libano stabilità, prosperità e pace”.
 
Da parte sua, il generale Kahwaji in una recente intervista a As-Safir, ha detto di voler dare una risposta alle attese dei soldati ed ha chiesto che nella discussione sul bilancio statale, sottolineando che l’esercito non vuole sfuggire alla proprie responsabilità ed affermando la propria volontà di non lesinare alcuno sforzo per rafforzare l’esercito nel numero di soldati, nell’equipaggiamento e nell’addestramento. Ciò a beneficio di tutti i libanesi.
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