27/12/2005, 00.00
SRI LANKA
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Sri Lanka, politico cattolico ucciso in chiesa a Natale

Uomini non identificati uccidono un parlamentare cattolico di etnia Tamil durante la Veglia di mezzanotte. Vescovo celebrante: le autorità fermino la spirale di violenza.

Batticaloa (AsiaNews) – I cattolici a Batticaloa, una delle zone dello Sri Lanka più colpite dallo tsunami, sono andati numerosi in chiesa il giorno di Natale cercando di non farsi intimorire dall'efferato omicidio commesso la sera precedente proprio durante la Veglia di mezzanotte. Joseph Pararajasingham, la vittima, era un parlamentare cattolico di etnia Tamil, impegnato a favore dei diritti delle minoranze. È stato ucciso in chiesa mentre partecipava alla messa di Natale; almeno 6 i feriti tra cui la moglie, 71enne, ancora ricoverata in ospedale in gravi condizioni. Della morte di Pararajasingham ora si accusano reciprocamente forze governative e militanti dell'Ltte (Liberation Tigers of Tamil Eelam).

A presiedere la celebrazione eucaristica del 24 dicembre era mons. Kingsley Swampillai, vescovo di Trincomalee-Batticaloa. Raggiunto telefonicamente da AsiaNews, il presule ha raccontato: "La chiesa era molto affollata, Joseph aveva appena fatto la comunione e si era seduto con la moglie, quando si è sentito un forte rumore a cui sono seguiti degli spari". "Lui – continua – si è accasciato a terra,  sanguinava ed è stato portato in ospedale". I colpevoli sono riusciti a fuggire aprendosi la strada a colpi di pistola tra la folla. Appena finito il parapiglia i celebranti hanno voluto comunque terminare la funzione.

Secondo fonti locali, Pararajasingham era un "buon cattolico" impegnato "a favore della libertà e dei diritti delle minoranze". Il politico era membro del Tamil National Alliance (Tna) formazione appoggiata dall'Ltte. "Il 25 mattina - conclude mons. Swampillai – nessuno ha mostrato timore e i fedeli sono comunque venuti a messa; purtroppo sono incidenti comuni nel nostro Paese". Proprio contro le "crescenti violenze" il vescovo lancia un appello alle autorità perché "mostrino la responsabilità necessaria per prevenirle e assicurino i responsabili di questo omicidio alla giustizia".

Il movente dell'assassinio rimane ancora oscuro. Le Tigri dicono che "forze scioviniste hanno portato via questo patriota che ha lavorato per la liberazione della nazione Tamil".

Allo stesso tempo il governo dichiara che i ribelli hanno orchestrato l'assassinio nel "disperato tentativo di volgere l'attenzione pubblica altrove, creare confusione e disordine mentre si astengono dal confronto politico".

Analisti internazionali osservano che l'escalation di violenze in Sri Lanka, seguita all'elezione del nuovo presidente Mahinda Rajapakse in novembre, rappresenta una grave minaccia al cessate-il-fuoco stabilito nel 2002. Le Tigri Tamil combattono contro le forze governative per l'indipendenza del nord est del Paese dal 1983.

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