17/09/2014, 00.00
INDONESIA - ISLAM
Invia ad un amico

Jakarta: a fine mandato, il presidente Yudhoyono attacca il terrorismo islamico

di Mathias Hariyadi
Il leader uscente, a un mese dal passaggio di consegne, promuove una lotta a tutto campo contro cellule e movimenti estremisti. Aumento dei controlli nel rilascio di passaporti e visti, per limitare gli arruolamenti nello Stato islamico. Più attenzione in aree sensibili e nelle carceri. La pressione internazionale dietro il cambio di rotta.

Jakarta (AsiaNews) - A un mese dalla scadenza del mandato, il presidente indonesiano uscente Susilo Bambang Yudhoyono mostra - forse per la prima volta - i muscoli contro il terrorismo islamico, annunciando misure "deterrenti" contro quanti vogliono aderire alla causa jihadista. Il monito del capo di Stato è rivolto in particolare a quanti intendono unirsi alle milizie dello Stato islamico, unendosi ai terroristi nella loro lotta in Medio oriente, oppure tentando di dar vita a cellule locali del movimento. In questi giorni egli ha elaborato e diffuso un piano in sette punti, basato sul "monitoraggio" costante degli elementi sospetti, per scongiurare "infiltrazioni" dello SI sul territorio e bloccare il flusso di indonesiani diretti in Siria e Iraq. 

A conferma di un rinnovato impegno dell'amministrazione uscente contro il terrorismo islamico, il fermo nei giorni scorsi - operato da reparti dell'antiterrorismo a Poso - di  quattro cittadini turchi e alcuni indonesiani, per "legami" con la galassia estremista e le frange locali dello Stato islamico. "Abbiamo mandato un segnale chiaro - afferma il ministro Djoko Suyanto - sul fatto che il rilascio dei passaporti sarà oggetto di controlli molto più accurati". E lo stesso vale per il rilascio di visti in Paesi terzi, fra cui la Turchia. 

Il presidente Yudhoyono annuncia inoltre "operazioni" rapide e incisive contro sospetti terroristi di nazionalità straniera; i maggiori controlli riguarderanno anche le prigioni in cui sono custoditi i leader fondamentalisti e i loro seguaci. Il governo annuncia anche un monitoraggio più costante in aree sensibili del Paese come Poso e Ambon, teatro in passato di violenti scontri confessionali fra estremisti musulmani e cristiani protestanti, oppure la città di Solo nello Java centrale e altre località di East Java.  

Analisti ed esperti di politica locale sottolineano la svolta impressa da Yudhoyono in tema di lotta al terrorismo islamico, a poche settimane dalla fine del doppio mandato, un decennio nel quale non ha brillato per rigore contro estremismo interno e violenze di matrice confessionale. Forse, avvertono alcuni, il cambiamento è dovuto anche alla maggiore pressione esercitata dalla comunità internazionale, in particolare gli Stati Uniti, decisi a sradicare la minaccia dello Stato islamico. 

Come riferito di recente da AsiaNews, movimenti fondamentalisti e leader islamici locali hanno trovato ispirazione nelle gesta dei combattenti sunniti e intendono sostenere la lotta per la creazione del Califfato islamico, che ormai si è esteso anche all'Asia. Cellule estremiste e membri attivi nel reclutamento sono presenti tanto in Indonesia, quanto nella vicina Malaysia; i suoi membri sono già operativi sul territorio nella preparazione di attentati e attacchi mirati contro pub, disco e birrerie "sognando il califfato islamico".

 

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Rami, profugo a Erbil: "Non possiamo fuggire, il futuro dei cristiani è in Iraq"
09/01/2015
Iraq, arrestato il leader Isis ‘mente’ della strage di Karrada del 2016
19/10/2021 08:56
Accademico irakeno: Baghdad come Kabul? Stesso fallimento Usa, ma scenario diverso
25/08/2021 09:43
Sacerdote caldeo: i talebani a Kabul ombra sul futuro dell’Iraq
19/08/2021 14:04
Jakarta, attivisti e società civile in piazza contro i radicali islamici Fpi
15/02/2012


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”