Il Giappone guarda alla regione con progetti da 20 miliardi di dollari in cinque anni. Si rafforza la politica si soft power del Sol Levante nell’area. Per i centrasiatici i giapponesi sono “partner molto affidabili e orientati a risultati pratici”. Elementi fondamentali sono lo sviluppo del capitale umano, programmi formativi e amministrativi, standard tecnologici e alta qualità dei progetti.
Le notizie di oggi: in Siria almeno tre morti fra gli alawiti nelle proteste a Latakia. In Nepal il rapper diventato sindaco Balen si unisce al Rastriya Swatantra Party in vista delle elezioni parlamentari di marzo. Thailandia e Cambogia si incontrano per “consolidare” il cessate il fuoco ai confini. Oltre 4mila scuole hanno chiuso in Corea del sud in questi anni per mancanza di studenti.
Nella festa della Santa Famiglia, Leone XIV ha recitato l'Angelus dal Palazzo Apostolico. L'invito a pregare "per le famiglie che soffrono a causa della guerra". Nel commento al Vangelo: nucleo di Nazareth "nido e culla" di Dio in "mondo dispotico". Sugli "Erode" di oggi: "Non lasciamo che soffochino fiamma d'amore nelle famiglie cristiane".
Con una cerimonia semplice concluso nella cattedrale dei Seoul l'itinerario che ha visto i simboli affidati ai giovani da Giovanni Paolo II attraversare durante il 2025 Bangladesh, Giappone, Filippine, Taiwan, Timor Est, Thailandia, Indonesia e Asutralia. Sessanta giovani hanno formato un rosario vivente pregando per quanti patiscono a causa della povertà, della guerra, della crisi climatica e per i loro coetanei che hanno dimentucato l'amroe di Cristo.
A quasi cinque anni dal colpo di Stato che ha messo fine alla democrazia, la giunta militare ha indetto le elezioni, nonostante persistano aree di conflitto. Diversi enti internazionali e buona parte della popolazione civile le considerano votazioni farsa. Nel frattempo la popolazione sfollata a causa della guerra e del terremoto continua a cercare di costruire un futuro pieno di incognite.
La Cina ha aperto al traffico il Tianshan Shengli Tunnel, lungo oltre 22 chilometri, completando un’infrastruttura chiave dell'autostrada che collega la città di Urumqi a Yuli. L’opera riduce drasticamente i tempi di percorrenza tra il nord e il sud dello Xinjiang e rafforza i collegamenti verso l’Asia centrale nell’ambito della Belt and Road Initiative. Il progetto si inserisce nella strategia di sviluppo delle regioni di confine, ma attraversa un territorio segnato da forti tensioni politiche per le violazioni dei diritti umani degli uiguri.