Il ministero per l'Energia vorrebbe far ripartire dalla provincia di Pangasinan la produzione di energia atomica nelle Filippine con la costruzione di un impianto da 1.200 megawatt. In una lettera pastorale l'opposizione dei presuli della regione dove sorgerebbe la centrale: "Dopo Fukushima si scelga la prudenza, investendo nelle energie rinnovabili che garantiscono sicurezza, resilienza e un vero sviluppo a lungo termine per il nostro popolo”.
Dopo aver puntato sugli spazi aperti dal ritiro degli Stati Uniti, la Cina oggi deve fare i conti con i nuovi venti di guerra tra Kabul e Islamabad che colpiscono anche le migliaia di cinesi che lavorano una delle più importanti direttrici della Belt and Road Initiative. Mentre i talebani arruolano contingenti della diaspora uigura.
Il riaccendersi del conflitto non riguarda solo la disputa sul confine: lungo la frontiera operano decine di centri per le truffe online, complessi gestiti da reti criminali legate alle élite cambogiane. Bangkok li considera obiettivi militari strategici e sfrutta la guerra per rafforzare il fronte nazionalista in vista delle elezioni. L'opposizione thailandese del People's Party ha chiesto un ritorno alla diplomazia.
Sono più di 2,3 milioni gli abitanti dello Sri Lanka messi in ginocchio dalla catastrofe naturale abbattutasi sul Paese il 28 novembre. Si stima che 3 milioni di capi di bestiame siano morti nel disastro, mentre riso danneggiato dalle acque dell'alluvione è finito lo stesso in vendita. Mentre il 20% delle risaie è stato distrutto dalle inondazioni.
Nel centenario del Pontifico Istituto voluto da Pio XI nel 1925 il pontefice ha pubblicato una lettera sull'importanza di questa disciplina per la Chiesa. L'archeologia ha un compito "sensoriale" per "toccare, vedere, ascoltare il Verbo fatto carne". Insegna che "nulla di ciò che è stato toccato dalla fede è insignificante". E sostiene la memoria: "Chi conosce la propria storia, sa chi è".
Ad AsiaNews p. Bashar Fawadleh racconta di una sicurezza “fragile” e una normalità “gravemente compromessa” nella cittadina cristiana della Cisgiordania. I fedeli seguono comunque le celebrazioni e dalle Chiese arrivano prove di “unità ed ecumenismo”. Al desiderio di fuga di alcune famiglie, la testimonianza di fede e resilienza di quanti scelgono ogni giorno di rimanere. La speranza come “qualcosa di fragile e profondo”.