Il governo del Punjab ha promosso il Christmas Interfaith Harmony Rally. Migliaia i partecipanti, con la capitale addobbata a festa. La gioia della comunità cristiana per il segnale di riconoscimento e dignità pubblica e contrasto alle discriminazioni. Passo dell'amministrazione di Maryam Nawaz verso l'inclusione dei cristiani nella società pakistana.
Politologi, filosofi, analisti e rappresentanti di varie associazioni a confronto all'annuale conferenza del Centro Sacharov promossa a Berlino. A emergere è il quadro di una società spaccata tra i Z-Patrioty, i “turbo-sostenitori” dell’operazione speciale in Ucraina, e gli Uklonisty, i “renitenti” che non vogliono esprimere apertamente le proprie opinioni sulla guerra.
Il Pakistan avrebbe concluso un accordo da oltre 4 miliardi di dollari per la fornitura di armamenti all'Esercito Nazionale Libico, nonostante l'embargo imposto dall'Onu dal 2011. La notizia dopo un incontro tenutosi la scorsa settimana a Bengasi tra il generale Munir e il leader della fazione libica. Il capo dell'esercito pakistano ha citato "l'efficienza" mostrata dai JF-17 negli scontri con l'India del maggio scorso.
A pochi giorni dal Natale in una località della cosiddetta "Gerusalemme d'Oriente" nello Zheijang è in corso una gigantesca retata delle forze di sicurezza contro una comunità protestante che si rifiutava di esporre la bandiera della Repubblica popolare cinese, dopo aver per anni lottato contro la rimozione delle croci. China Aid: almeno 20 le persone arrestate, segnale inquietante per tutte le chiese "non ufficiali".
Prevost ha incontrato cardinali e responsabili dei dicasteri in Vaticano. Ricordata la "voce profetica" di Bergoglio. Dall'Evangelii Gaudium la riflessione su due "aspetti fondamentali" della Chiesa: missione e comunione. Le strutture "non devono impedire il dinamismo dell'evangelizzazione". Autorità chiamate a essere "lievito di fraternità", senza "maschere e sotterfugi".
È quanto scrivono nel messaggio per la festa i membri del Jerusalem Voice for Justice (Jvj) tra i quali il patriarca emerito Michel Sabbah, l'arcivescovo greco-ortodosso Atallah Hanna, il vescovo luterano Mounib Younan e il gesuita p. David Neuhaus. La distruzione e l’oppressione non possono spegnere il desiderio di vivere le celebrazioni. “Gioiamo e festeggiamo, ma con consapevolezza e cautela”, perché ogni giorno siamo esposti “al pericolo della guerra”.