21/10/2005, 00.00
TAIWAN – USA – CINA
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Ex presidente di Taiwan negli Usa: "Riconoscete l'indipendenza dell'isola"

Durante un viaggio negli Stati Uniti contestato da Pechino, Lee Teng-hui chiede che Taiwan "possa vivere una vita normale". Funzionari cinesi: "Indipendenza significa guerra".

Washington (AsiaNews/Agenzie) - Lee Teng-hui, ex presidente di Taiwan, ha chiesto ieri a Washington il riconoscimento internazionale dell'indipendenza di Taiwan. La richiesta è stata fatta a conclusione di un viaggio molto criticato e monitorato dal governo cinese.

Lee, fervente sostenitore della causa indipendentista, ha parlato ad una folla raccolta davanti all'Associazione della stampa nazionale della minaccia cinese per la democrazia di Taiwan ed ha invitato la comunità internazionale a sostenere la causa di Taiwan contro l'aggressione di Pechino.

Nello stesso momento in cui Lee teneva il suo discorso alcuni funzionari cinesi lo hanno definito "una fonte di problemi" e lo hanno accusato di voler incrinare i rapporti sino-americani: circa 40 manifestanti si sono recato fuori dall'edificio con alcuni cartelli, lo hanno definito un traditore, ed hanno detto che "indipendenza di Taiwan" significa "guerra".

"Taiwan è stato per molto tempo uno stato indipendente e sovrano", ha dichiarato Lee tramite un traduttore. "Quello che voglio è che il popolo di Taiwan venga riconosciuto dalla società internazionale, e che possa vivere una vita normale in un paese normale".

Dato che ricevere questo riconoscimento è risultato essere così difficile, ha poi proposto di cambiare il nome ufficiale del paese da "Repubblica di Cina" a un semplice "Taiwan", poiché molte persone "credono che Taiwan è parte della Cina" e cambiare nome "creerebbe meno confusione".

Il governo cinese ha contestato il viaggio di Lee negli Usa ed ha presentato obiezioni al Dipartimento di stato americano rifiutandosi di credere all'affermazione di Lee che si definiva un semplice cittadino privato interessato a visitare i simboli della democrazia di Washington.

Un portavoce dell'ambasciata cinese ha dichiarato che l'ex presidente è interessato solo a diffondere "teorie scissionistiche". Un impiegato del National Press Club ha inoltre dichiarato che funzionari cinesi hanno tentato di impedire il discorso di giovedì dell'ex presidente di Taiwan.

Negli anni '90 Lee ha guidato Taiwan da un governo a partito unico fino ad una democrazia multipartitica. Durante la sua ultima visita negli Usa nel 1995, quando era ancora presidente, aveva protestato in modo forte contro la Cina. I funzionari cinesi lo accusarono invece di portare avanti una campagna per ottenere il riconoscimento internazionale dell'isola separata da appena 160 chilometri dalla Cina continentale. Quando Lee tornò a Taiwan, la Cina decise di lanciare dei missili nelle acque nei pressi dell'isola.

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