19/02/2007, 00.00
COREA
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La maggioranza dei coreani del Sud non crede a Pyongyang

Prima di riprendere i colloqui, il Nord deve dimostrare la sua buona fede: lo chiede un sondaggio condotto dall’Istituto d’opinione della società coreana. Scetticismo anche sul reale smantellamento dei reattori nucleari.
Seoul (AsiaNews) – Il 65 % della popolazione sudcoreana chiede al governo di riprendere i colloqui con la parte nord della penisola solo se questa opera dei reali passi in avanti verso lo smantellamento dei propri reattori nucleari.
 
Lo afferma un sondaggio condotto la settimana scorsa dall’Istituto d’opinione della società coreana su un campione di mille persone. Di questi, il 31 % è a favore di una ripresa immediata ed incondizionata dei rapporti, mentre il restante 4 % dice di “non avere opinioni in merito”.
 
Oltre ai dialoghi fra Seoul e Pyongyang, l’Istituto ha interrogato i partecipanti sulle reali intenzioni del regime di Kim Jong-il in campo di disarmo nucleare della penisola: il 45,7 % crede in un impegno reale del governo stalinista verso la pace, mentre il 44 % è convinto che la Corea del Nord non manterrà i propri impegni con la comunità internazionale.
 
Pyongyang ha firmato un accordo con gli altri partecipanti ai “colloqui a 6 sul disarmo nucleare” che la impegna a chiudere i reattori nucleari in cambio di energia. Inoltre, gli Stati Uniti hanno accettato di avviare le procedure verso il completo riconoscimento diplomatico del regime.
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